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 M o d u l o  5

Macchina asincrona


Il motore asincrono trifase

Imprecisioni del diagramma circolare

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17_ Errori ed approssimazioni del diagramma circolare

Si discutono, nel seguito, alcune approssimazioni che sono insite nel metodo di collaudo della macchina, quando si faccia riferimento al diagramma circolare appena discusso.

· Il punto di funzionamento a vuoto, riportato nel diagramma circolare, corrisponde a uno scorrimento prossimo allo zero, ma non nullo. Il funzionamento a vuoto ideale (s=0) può avvenire, ad esempio, compensando le perdite meccaniche mediante un motore ausiliario, coassiale con la macchina in questione, che ruoti alla velocità di sincronismo: in tal caso la perdita a vuoto si ridurrebbe e il punto Po si sposterebbe un po’ verso il basso.

· Le perdite meccaniche e le perdite nel ferro si ritengono sempre costanti, in tutto il funzionamento della macchina. Nella realtà le perdite meccaniche crescono al crescere della velocità, mentre le perdite nel ferro sono pressoché costanti solo nel ferro di statore. Quelle di rotore sono trascurabili fintanto che la frequenza delle correnti di rotore si mantiene ridotta (pochi hertz da carico a vuoto). Ad esempio, quando il motore è allo spunto, sono nulle le perdite meccaniche (il rotore è fermo), mentre quelle nel ferro di rotore sono elevate, essendo f2=f1.

Nonostante tutto la potenza totale a vuoto viene sempre considerata costante.

· Lo schema elettrico che si considera per lo studio del diagramma è quello equivalente semplificato, riportato allo statore (fig.2, in basso, del §14).

Nello schema la resistenza statorica R1 risulta percorsa dalla corrente di reazione e non si considera la presenza della corrente a vuoto Io, niente affatto trascurabile nel motore, a causa della presenza del traferro.

A questo proposito, nelle perdite a vuoto, dedotte dalla prova a vuoto del motore, si può non detrarre la Pcuo nel rame di statore e riportare direttamente Po=pm+PFe+Pcuo sul diagramma circolare.

L’approssimazione in oggetto si ripete per qualunque altra condizione di carico, poiché la c.d.t. è attribuita alla Z1·I1, anziché alla Z1·I1.

· Se si esamina la condizione di carico relativa al punto P, si può osservare che per ottenere la retta delle coppie, o delle potenze sincrone, si eseguono le operazioni

Il risultato eccede per la presenza delle perdite meccaniche pm, che non andrebbero ancora dedotte.

Analogamente, partendo dal punto P e scendendo fino a incontrare la retta delle potenze sincrone, si esegue l’operazione

e qui mancano le perdite meccaniche pm .

La successione corretta sarebbe data, rispettivamente, dalle espressioni

 

Le approssimazioni menzionate vengono attenuate correggendo la costruzione del cerchio di Heyland mediante il procedimento grafico suggerito da Ossanna.

Per la determinazione del centro corretto del cerchio occorre modificare leggermente il procedimento seguito fino ad ora.

Dall’estremo del vettore corrente a vuoto Io si traccia, verticalmente, una semiretta che taglia la corrente Icc nel punto Z . Dalla metà del segmento così ottenuto (PoZ)/2 si traccia la semiretta orizzontale che va a incontrare l’asse della corda PoPcc nel centro corretto C’ (fig.1).

Figura 1) Costruzione del cerchio con centro corretto in C’.

Tutte le rette di riferimento si tracciano con il solito criterio, che è quello già seguito per la costruzione del diagramma circolare non corretto. In particolare non deve essere spostata la semiretta uscente da Po e parallela alle ascisse. L’ordinata come LA, dovuta alle perdite totali a vuoto, deve conserva il valore costante per qualunque condizione di funzionamento (anche se, come si sa, è questa una delle approssimazioni del metodo).

Con questa correzione del centro del cerchio si ottengono risultati più vicini a quelli reali, specie per potenze inferiori alla decina di kilowatt.

Per la valutazione del rendimento e dello scorrimento, quando si citava il tracciamento della tangente al cerchio in Po, occorre qui ricordare che, in seguito alla correzione del centro, la tangente t non è più verticale, dovendo ora essere perpendicolare al nuovo diametro che parte da Po e passa per C’.

 

q Per alcuni interessanti cenni storici su Heyland e Ossanna si segnala

http://www.regione.taa.it/giunta/enel/Heilbronner_tr_it.pdf

e per il diagramma circolare:

http://www.elis.rug.ac.be/ELISgroups/solar/mb/inleiding.html

http://www.elis.rug.ac.be/ELISgroups/solar/mb/heyland1.html

 


prof. Attilio Barra e-mail: elettrotecnica@barrascarpetta.org

prof. Antonio Scarpetta e-mail:  laboratorio@barrascarpetta.org

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