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 M o d u l o  6

La macchina a corrente continua


IL  MOTORE

<<==    <=        U n i t à   5

SOLUZIONI PROPOSTE
per temi assegnati agli Esami di Stato
(ex Maturità)

 

Tema N° 1 (1986)

Si deve prosciugare una vasca contenente un liquido di massa volumica d = m/V=1200kg/m3 mediante una pompa centrifuga con rendimento totale hPompa=0,6, comandata da un motore coassiale a c.c. e una tubazione che presenta, alla portata Q=0,03 m3/s, un rendimento hcond = 0,98. La prevalenza manometrica vale h=18,5m . Il motore a corrente continua con eccitazione in derivazione, di cui è noto il rendimento hMot = 0,84, è alimentato a 220V e a regime possiede la velocità n=1440 giri/min. Sono note, inoltre, la resistenza d’indotto Ri=0,293W e quella del circuito d’eccitazione Re=100W .

Determinare la coppia sviluppata dal motore e la corrente assorbita.

Soluzione

 

La potenza richiesta per sollevare il liquido all’altezza "h" vale

La potenza resa (all’albero) dal motore, che deve tener conto del rendimento della pompa e della condotta vale dunque

La potenza assorbita dal motore è

La corrente totale Ia assorbita dalla rete da parte del motore con eccitazione derivata e la corrente d’indotto valgono rispettivamente

Ritenendo che le spazzole di carbone diano luogo alla c.d.t.

la f.e.m. che si oppone al verso della corrente assume il valore

Pertanto la coppia prodotta dal motore si calcola dalla potenza elettrica trasformata in meccanica

e la coppia resa all’albero risulta

e quindi si può calcolare la costante kΦ=E/W=201/150,8=1,33V· s/rad

 

 

Tema N° 2 (1989)

Un motore asincrono trifase, alimentato alla tensione di 380V, aziona un dispositivo di sollevamento formato da un tamburo di avvolgimento della fune e da un freno elettromagnetico. Si deve sollevare un corpo di massa m=500kg alla velocità v=0,38 m/s e l’argano ha il tamburo con diametro Do=25cm.

Il candidato definisca le caratteristiche del motore e ne discuta un metodo d’avviamento, tenendo presente che il motore deve partire sotto carico.

Soluzione

Per ridurre la velocità sul tamburo di sollevamento è necessario inserire un riduttore di velocità, il cui rapporto di riduzione verrà determinato successivamente.

Ipotizzando un rendimento complessivo motore-riduttore_argano

 

il motore assorbirà dalla rete la potenza complessiva

essendo Psollevam.=1864W

Dal manuale si sceglie un motore a gabbia di scoiattolo, 4 poli, con i dati di targa

Pu=3kW; U=380V; n=1445 giri/min; collegamento a triangolo;

hM=0,85; cos jM=0,80 e con le seguenti caratteristiche aggiuntive:

Scelto il collegamento a triangolo per la tensione di 380V, la corrente nominale assorbita dal motore, con i dati di targa sopra stabiliti, risulta

Essendo la velocità angolare

si deduce la coppia resa nominale

Dai dati aggiuntivi (2) si possono dunque dedurre:

Tavv=2,5 x 19,83=49,6Nm; Iavv=5,2 x 6,70=34,8A (3)

 

Figura 1)

 

Tenendo conto che il motore deve fornire all’albero una potenza che è quella richiesta dal sollevamento Psollev , ma che deve comprendere anche le perdite del gruppo riduttore-argano, dalla (1) si ricava:

per cui la potenza resa richiesta sull’albero del motore vale

La coppia effettiva richiesta all’avviamento risulta

Tale valore di coppia può essere fornito dal motore scelto, anche se si adotta un avviamento stella-triangolo. Dalla teoria si sa infatti che nell’avviamento a stella la coppia e la corrente assorbita si riducono di 3 volte rispetto ai corrispondenti valori che si avrebbero con collegamento diretto a triangolo.

La coppia di 16,1 Nm, che deve vincere il motore allo spunto, è minore rispetto ai dati forniti dalle (3), secondo cui infatti TavvY=49,6/3=16,5Nm, per cui il motore riuscirà ad avviarsi sotto carico, con l’avvolgimento statorico collegato a stella.

La corrente assorbita all’avviamento del motore, con carico effettivo all’albero di 2437W e il rendimento presunto già stabilito hM=0,85 sarebbe, per la seconda delle (3):

Con l’avviamento a stella, a 380V, la corrente si ridurrà a 1/3 del valore ora calcolato, per cui

superiore al valore nominale corrispondente ai dati di targa, ma sicuramente accettabile.

Cessata la fase di spunto, il motore assorbirà, nel passaggio al collegamento a triangolo, la corrente di 5,45A, che compete al carico e che risulta anche inferiore al valore nominale.

In base ai dati del problema, essendo la velocità angolare del tamburo

e quella del motore

il rapporto di riduzione scelto è

Il solenoide di eccitazione del freno elettromagnetico è alimentato alla tensione di rete. Quando si dovesse interrompere l’alimentazione, cesserebbe anche la corrente di eccitazione e interverrebbe la pressione di una molla a produrre la frenatura di sicurezza.

N.B.: analoga impostazione potrebbe essere seguita per la scelta di un motore a corrente continua ad eccitazione separata o in derivazione. Per l’avviamento del motore si può utilizzare un reostato, oppure una tensione variabile prodotta da un convertitore. Il controllo deve essere a coppia disponibile costante, secondo le modalità discusse nel §2 e nel §8 del motore a corrente continua.

 

 

Tema proposto N° 3

Un autobus è comandato da un motore a corrente continua mediante un riduttore con rapporto i=8:1. Il diametro della ruota è di 0,9m. La tensione di armatura può variare da 0 a 400V. Si trascurino tutte le perdite e si determinino:

a) il valore di kΦ necessario a fornire al veicolo la velocità di 10 m/s alla tensione di 400V;

b) la corrente di armatura che assorbe il motore per produrre una spinta sul veicolo di 5kN, con il valore di appena calcolato nelle condizioni a);

c) il nuovo valore di kΦ, alla tensione costante di 400V, necessario per portare la velocità a 20 m/s agendo sulla diminuzione di flusso.

Soluzione

a) Con riferimento alla figura 1) precedente, intendendo che il pedice "o" sia riferito al carico di uscita (con il diametro Do=0,9m per la ruota del bus) e il pedice "m" alla parte relativa al motore, indicando con "i = 8" il rapporto di riduzione, si possono scrivere le relazioni seguenti, già note:

con i valori rispettivi

avendo ricavato

b) Si calcola la corrente che assorbe il motore per produrre la coppia che corrisponde alla spinta di 5kN:

c) Intervenendo sul flusso si calcola la nuova costante di coppia, richiesta per raggiungere la velocità di 20m/s (72km/h):

 

 

-- Tema proposto N° 4

Un autobus di massa complessiva m = 10 000 kg è dotato di un motore elettrico alimentato, tramite trolley, da una linea in continua a tensione regolabile, il cui valore massimo è 650V e la cui potenza massima erogabile è di 90kW. Viene richiesta al bus una variazione massima di velocità, in un secondo, di 1,2m/s . Tra motore e asse delle ruote è interposto un riduttore di velocità. Trascurando le cadute interne e le perdite del motore, si determinino:

1. la velocità massima a cui è consentito mantenere l’accelerazione massima costante di 1,2m/s2;

2. il valore minimo della costante di coppia kΦ, richiesto affinché si raggiunga la velocità di 60km/h con 4500 giri al minuto;

3. il valore massimo della costante kΦ con la massima corrente di eccitazione;

4. la tensione d’armatura richiesta per raggiungere la velocità v1=12km/h.

Soluzione

1) La spinta richiesta F=m·a=10000 ·1,2=12kN consente una velocità massima 

2) Con massimo numero di giri al minuto n si ha una corrispondente velocità angolare

ΩMax=2πnMax/60=471,24rad/s

Trascurando le cadute interne di tensione dovute alla resistenza complessiva d’armatura, vale la proporzionalità

U= kΦΩMax, a cui corrisponde kΦ=U/ΩMax=1,379Vs/rad;

alla velocità di 60km/h corrispondono 60/3,6=16,67m/s .

3) In base alla relazione di proporzionalità diretta fra velocità angolare e lineare si ricava

con relativa costante kΦMax=U/Ωo=3,065Vs/rad

4) Alla velocità di 12km/h, con i dati del punto 2), si ottiene

La tensione necessaria per raggiungere la citata velocità porta al valore

U’= kΦMax Ωo=3,065 · 94,24=289V.

 

 

Tema proposto N° 5

Un motore a corrente continua, di potenza nominale Pn = 20 kW a 300 V, con eccitazione indipendente mantenuta costante, è alimentato da un convertitore trifase a ponte di Graetz total-controllato, la cui tensione alternata concatenata è di 230 V, 50 Hz. Analogo ponte alimenta il circuito d’eccitazione, alla stessa tensione. La resistenza d’armatura del motore vale 0,18 W , mentre quella di eccitazione è di 160 W . Il flusso è prodotto dalla corrente di eccitazione massima (angolo d’innesco nullo per gli SCR) e in tale situazione è noto K F = 2,02V.s/rad.

Il carico agisce sull’albero richiedendo una coppia di 100 Nm a 1 000 giri/min .

Trascurando l’attrito e ritenendo le induttanze del circuito così elevate da rendere prive di ondulazione le correnti di armatura e di eccitazione, si determinino:

1) l’angolo d’innesco degli SCR del convertitore d’armatura per vincere il carico richiesto;

2) la velocità del motore nel caso di massimo flusso d’eccitazione, carico di 100 Nm e ritardo nullo d’innesco (ai =0).

Soluzione

1) Il valore efficace della tensione di fase del sistema trifase di alimentazione e il corrispondente valor massimo sono, rispettivamente:

Per ai = 0° e per i due ponti in esame (v. Tab. 1) il massimo valore di tensione di uscita è

a cui corrisponde la massima corrente di eccitazione

La corrente che assorbe il motore nelle condizioni di carico note è

La f.e.m. che ostacola la corrente assorbita è dunque

per cui la tensione richiesta alle spazzole deve valere

Dalla relazione di tabella, per il ponte in esame, si ottiene l’angolo d’innesco seguente:

2) A parità di coppia e di corrente assorbita (si lavora a coppia costante), e con angolo nullo d’innesco anche per il ponte che fornisce la tensione alle spazzole del motore, si procede al calcolo della nuova velocità che corrisponde alla piena tensione di alimentazione Ua=Ue=310,6V, calcolata con la relazione (1):

 

 

Tema proposto N° 6

Un motore a corrente continua con eccitazione separata ha i seguenti dati di targa:

Un=120V; In=30A; nn=1200giri/min ottenuta alla piena eccitazione.

Inoltre la resistenza d’armatura è Ri=0,31W .

Dovendo alimentare la macchina alla tensione U1=110V, si calcolino:

a) la resistenza del reostato d’avviamento necessaria per limitare la corrente di spunto a un valore di 2,5 volte la corrente nominale.

b) Se il motore trascina un carico avente una coppia resistente proporzionale alla velocità angolare Tr=0,4·W e se la tensione di alimentazione è ancora di 110V, con piena eccitazione, si chiede di determinare il valore di resistenza da inserire in serie all’indotto per ridurre la velocità a 700 giri/min.

c) Il motore viene avviato, con piena eccitazione, alla tensione nominale di 120V; successivamente si riduce la corrente di eccitazione, finché non si raggiunge la velocità a vuoto no di 1700 giri/min. Trascurando le perdite meccaniche, si chiede di determinare la coppia che il motore può produrre quando assorbe la corrente nominale e quale sarà, in questa condizione, la velocità di rotazione.

Soluzione

a) Per ridurre la corrente assorbita all’avviamento al valore richiesto

Iavv=2,5·In=2,5·30=75A occorre una resistenza massima del reostato pari a

b) Si calcola ora la costante di flusso kΦ che corrisponde al funzionamento con dati nominali di targa.

Alla velocità nominale di 1200 giri/min corrisponde una velocità angolare

Ωn=2·3,14·1200/60=125,66rad/s

Si ricava En = Un – Ri·In=120 - 0,31·30=110,7V

KΦ= En/ Ωn=0,881

Alla velocità richiesta di 700giri/min corrisponde Ω1=2·3,14·700/60=73,3rad/s

Possedendo il carico una coppia proporzionale alla velocità, si determina la coppia resistente

T=0,4· Ω1=0,4·73,3=29,32Nm

Dalla relazione generale della coppia (rel.5 §2), esplicitando rispetto alla velocità angolare, si ricava

Ancora da questa si ottiene

c) Alla velocità a vuoto no = 1700 giri/min corrisponde

Ωo=2·3,14·1700/60=178rad/s

Per poter ottenere la suddetta velocità (intersezione della caratteristica meccanica con l’asse delle ascisse) occorre la seguente costante di flusso

KΦo= Un / Ωo=0,674

Per la condizione richiesta dal punto c) (tensione e corrente assorbita nominali), corrispondono la coppia e la velocità seguenti:

T1 = KΦo· In = 0,674·30 = 20,22 Nm

 

 

-Tema proposto N° 7

Un motore a corrente continua, con eccitazione indipendente, alimentato alla tensione nominale di 220V assorbe una corrente d’indotto In=25A a pieno carico. A vuoto la corrente assorbita è di 1,2A e la velocità corrispondente è no=1500 giri/min. Sono ancora note, alla temperatura di regime, la resistenza totale d’indotto Ri=0,3Ω (compresa la resistenza delle spazzole di grafite) e la resistenza del circuito d’eccitazione Re=100Ω, con relativa tensione di eccitazione Ue=220V.

Si devono determinare:

1) la velocità a pieno carico del motore e la sua variazione percentuale riferita al funzionamento a vuoto;

2) la potenza assorbita, le perdite e il rendimento convenzionale a pieno carico;

3) la coppia generata e quella utile;

4) la prevalenza manometrica della pompa, comandata dal motore nella condizione di pieno carico, conoscendo la portata della pompa Q=30 litri/s e il rendimento complessivo pompa-tubazione ηp-t=0,62.

Soluzione

1) La costante di flusso si determina dai dati riferiti al funzionamento a vuoto, ritenendo che no sia la velocità a vuoto ideale, senza assorbimento di corrente da parte del motore, velocità a cui si controbilanciano U ed E. Pertanto si scrive

mentre la velocità nominale si determina dall’espressione seguente:

Dal rapporto fra le due velocità indicate sopra si ottiene

e, dopo qualche passaggio, si determina l’utile relazione che fornisce la variazione percentuale di velocità nel passaggio vuoto-carico, in funzione della c.d.t. interna riferita alla tensione impressa:

2) Seguendo lo schema a blocchi del §4-fig.9, per la macchina in esame a eccitazione separata, si ottengono:

Pecc= Ue2 / Re=2202/100=484W ;

Pass=Un·In+ Pecc = 220ּ25+484=5,984kW

Padd=0,5/100 ּ Pass=29,92W;

PJi=RiּIi2= 0,3ּ252=187,5W

Pspazz= 2ּIi=50W

Dalla prova a vuoto (trascurando le perdite joule, le addizionali e quelle dovute alle spazzole, perché tutte legate al modesto valore della corrente a vuoto), si possono valutare le perdite meccaniche e nel ferro

Po=Pmecc+ PFe= UnּIo=220ּ1,2=264W

Si ricorda che con motore ad eccitazione separata la potenza Pecc persa nel circuito di eccitazione deve essere misurata separatamente e quindi non fa parte della Po sopra calcolata.

La sommatoria delle perdite è dunque

Σp=padd+Pecc+Pji+Pspazz+pmecc+PFe=1,015kW

La potenza resa all’albero è dunque

Pr=Pass- Σp=5,984-1,015=4,969kW

3) La coppia generata dalla potenza elettrica E·Ii convertita in meccanica vale

Tn = k Φ ·In=1,401 · 25 = 35,02Nm,

mentre la coppia resa all’albero alla velocità Ωn è

Tu = Pr / Ωn = 4969/151,7 = 32,75Nm

4) L’altezza a cui viene sollevata l’acqua è valutata dalla relazione già nota

in cui Q=30litri/s e δ=1kg/dm3. Si ottiene la prevalenza manometrica


Può essere interessante esaminare alcune applicazioni
        della macchina a corrente continua ai seguenti indirizzi:

http://www.retepnet.it/alfmar/circum.html ( generalità trazione )

http://egweb.mines.edu/egn389/schedule.html (dinamo e motori c.c.)

http://www.unipi.it/athenet/03/articoli/0003PacinottiA.html

http://www.ien.it/museum/collection_i.html

http://www.controltech.it/Conv.htm


prof. Attilio Barra e-mail: elettrotecnica@barrascarpetta.org

prof. Antonio Scarpetta e-mail:  laboratorio@barrascarpetta.org

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